Big Bang e dilettanti
Alcune persone sono interessate alla conoscenza dell'universo e delle sue origini. La teoria prevalente e' quella del Big-Bang, che ci descrive un universo esploso circa 15 miliardi di anni fa, da un punto caldissimo e densissimo, alla velocita' di circa 25 (costante di Hubble) km\s per milione di anniluce (* M.a.l.) di distanza.
La prova piu' convincente del BB e' l'osservazione dello scorrimento (redshift) delle righe atomiche: tutto quello che vediamo nello spazio profondo si sta allontanado da noi tanto piu' velocemente, quanto piu' lontano ci sembra, e cosi' il redshift significa anche distanza ed eta'.
Le righe atomiche si muovono per vari motivi, ma specialmente per movimento della sorgente dell'osservatore e del mezzo trasmittente ....
Pero' anche in cielo molte cose sono "strane":
- gli oggetti celesti ad elevato redshift (quasar,qso) sono spesso blu e puntiformi
- i quasar non mostrano buona relazione fra redshift (distanza, eta') e magnitudine apparente
- i qso non sono distribuiti uniformemente
- nello studio dei quasars devono ammettersi velocita' superluminari
- galassie interposte producono effetto sul redshift
- il problema della massa mancante e' ancora irrisolto
- alcuni qso sembrano associati fisicamente a galassie vicine e lo sono proporzionalmente alla distanza
- alcune galassie associate hanno differenti redshift
- le galassie dominanti hanno bassi redshift
- alcuni rilevano la quantizzazione dei redshift negli ammassi di galassie e nelle associazioni di qso
- il mistero dell'accelerazione anomala dei Pioneer 10 e 11 e' ancora irrisolto
Un piccolo dilettante potrebbe quindi proporre una formula per disciplinare questi 11 punti "strani":
dove, senza entrare nel dettaglio, k1 sono "nuvole", k2 sono "gradienti" e k3 e' il moto proprio dell'oggetto. Questi k sono da considerarsi trascurabili per lunghe distanze o statistiche di dati omogenei. Le anomalie (REDSHIFT, VEL RAD ANOM, ACCEL ANOM, SHIFT SISTEMATICO, ...) sono proporzionali alla distanza e al cubo della temperatura in complesso frazionario.
E quindi l'espansione semplicemente non esiste, tutto e' quasi immobile fin dove lo vediamo e le distanze devono essere stimate in modi diversi.
Forse fu Einstain che disse: "una buona teoria deve spiegare fatti conosciuti e prevedere nuovi fatti controllabili".
Un altro piccolo dilettante potrebbe anche fare 11 conseguenti previsioni e qualcuno potrebbe provare che sono false:
- le stelle piu' calde hanno velocita' radiali piu' elevate
- le stelle piu' lontane hanno velocita' radiali piu' alte
- le stelle vicine alle calde hanno velocita' radiali normali
- nelle stelle calde, i moti propri sono normali
- stesse anomalie nelle velocita' radiali di stelle in sistema doppio, se a temperatura diversa
- stesse anomalie nelle velocita' radiali. di ammassi aperti
- stesse anomalie nelle velocita' radiali di stelle calde in galassie vicine
- all'interno di ammassi di galassie, anomalie delle galassie attive
- spiegazione di altre anomalie nei Pioneer
- negli ammassi lontani , maggiori differenze di redshift fra i componenti
- interazione di luce coerente con plasma in movimento (effetto RAMAN, onde incatenate e teoria della luce autostrutturata).
Un ultimo dilettante si potrebbe infine fare 2 domande: